ESSERE O APPARIRE - UNA SCELTA QUOTIDIANA
04:43:00
Questo non sarà il mio solito post con la sfilata dei look per una determinata stagione. Non sarà nemmeno la sfilata delle celebrità, o meglio, le celebrità ci sono ma non per capire i loro colori e/o stagione cromatica.
Questo è un post sulla sulla scelta che ci si presenta ogni mattina a tutti e sopratutto a tutte noi. Essere o apparire?
Qualche settimana fa, ricevetti una mail da una lettrice del mio blog, in cui mi spiegava del perché avrebbe voluto tanto un'analisi. Una sua frase mi aveva molto colpito:
Apparire a volte, significa mostrare un altro lato di se stessi; una sfumatura della nostra personalità.
Uso esempi di donne famose, certo, però si applica a tutte noi.
Non è detto che quel look o tipo di trucco/colore capelli ci vantaggi, ma può essere un modo per esprimere comunque un lato della nostra personalità:
Oppure un nostro sentire particolare in un determinato periodo/giorno. Appariamo come ci sentiamo dentro. Va benissimo, finché è una nostra SCELTA:
E poi ci sono i giorni in cui, conoscendo i propri colori si può scegliere di darsi solo una rinfrescata di colore ed essere semplicemente...<<essere>>:
Il problema dei colori che non sono nella nostra palette è che richiedono tanto trucco per non far "scomparire" i lineamenti, cosa che succede facilmente se un colore è troppo freddo oppure troppo intenso/blando per noi.
Eppure, a volte si desidera un look diverso, si sente di dover essere in un certo modo: perché i tempi sono così, perché adesso "va di moda questo"; perché si vuole dimostrare qualcosa a se stessi oppure al ambiente per cui ci prepariamo. Vogliamo APPARIRE in un certo determinato modo, vogliamo imporre la nostra presenza con un look che dica di noi:professionale/fashion/giovanile/anticonformista/freddo/autorevole etc.
Quindi si scelgono certi abiti, accessori e trucco. Lo sforzo non consiste tanto nello scegliere queste cose, quanto riuscire poi ad assortire la nostra personalità a quel tipo di abito e di trucco. Cosa non facile né scontata.
Mettiamo il caso una voglia avere per una serata un look algido, freddo. Un abito "ghiacciato" ed un trucco su misura:
Si stravolgono e s'induriscono di proposito le note soft della femminilità, per imporre un'altra idea di bellezza (perché in questo caso Bianca Balti è bella comunque la vestano):
Vi ringrazio come sempre
Pia
Questo è un post sulla sulla scelta che ci si presenta ogni mattina a tutti e sopratutto a tutte noi. Essere o apparire?
Qualche settimana fa, ricevetti una mail da una lettrice del mio blog, in cui mi spiegava del perché avrebbe voluto tanto un'analisi. Una sua frase mi aveva molto colpito:
Forse è questa la scelta che ci si presenta ogni giorno davanti allo specchio a tutte noi. Non mi stancherò mai di ripetere che il messaggio più forte che possiamo trasmettere è quello dei colori che indossiamo e il modo in cui lo facciamo.<< Ho sempre tenuto ad avere un aspetto curato nei minimi dettagli. Mi piaceva cambiare colore di capelli, indossare colori intensi..Solo che, per riuscire a portare qui colori, dovevo passare come minimo 40 minuti allo specchio per truccarmi; dovevo dare colore al viso in modo da bilanciare i colori forti dei vestiti e quello intenso dei capelli; senza quel trucco molto pensato, il mio viso, quella che sono io non centrava nulla con quei colori. Dopo anni, quindi, ho deciso di ritornare al mio colore naturale e indossare colori che non contrastino così tanto il mio naturale colorito. Ed ecco che posso permettermi di passare 15 minuti solamente davanti allo specchio. Per risaltare i miei lineamenti, non più per adeguare il mio viso alle tonalità che indosso. Ho scelto di essere invece che di apparire"
Sicuramente con l'armocromia la scelta diventa consapevole. Le maschere e convenzioni sociali, le aspettative degli altri, le imposizioni d'etichetta impongono in qualche modo di avere un certo aspetto. E si può scegliere di essere, comunque oppure di apparire e stravolgere quello che siamo.
Apparire a volte, significa mostrare un altro lato di se stessi; una sfumatura della nostra personalità.
Uso esempi di donne famose, certo, però si applica a tutte noi.
Non è detto che quel look o tipo di trucco/colore capelli ci vantaggi, ma può essere un modo per esprimere comunque un lato della nostra personalità:
Oppure un nostro sentire particolare in un determinato periodo/giorno. Appariamo come ci sentiamo dentro. Va benissimo, finché è una nostra SCELTA:
E poi ci sono i giorni in cui, conoscendo i propri colori si può scegliere di darsi solo una rinfrescata di colore ed essere semplicemente...<<essere>>:
Il problema dei colori che non sono nella nostra palette è che richiedono tanto trucco per non far "scomparire" i lineamenti, cosa che succede facilmente se un colore è troppo freddo oppure troppo intenso/blando per noi.
Eppure, a volte si desidera un look diverso, si sente di dover essere in un certo modo: perché i tempi sono così, perché adesso "va di moda questo"; perché si vuole dimostrare qualcosa a se stessi oppure al ambiente per cui ci prepariamo. Vogliamo APPARIRE in un certo determinato modo, vogliamo imporre la nostra presenza con un look che dica di noi:professionale/fashion/giovanile/anticonformista/freddo/autorevole etc.
Quindi si scelgono certi abiti, accessori e trucco. Lo sforzo non consiste tanto nello scegliere queste cose, quanto riuscire poi ad assortire la nostra personalità a quel tipo di abito e di trucco. Cosa non facile né scontata.
"Essere" comporta meno sforzo; non tanto per il tempo che una c'impiega a truccarsi...no. Ma perché appunto, indossare un certo look, richiede atteggiarsi in un certo modo, di soffocare o di esacerbare certe emozioni, certi modi di porsi.
Perché in fondo, l'armocromia è uno strumento: scegliere di indossare le nostre vere emozioni...oppure mascherarle.Non è sempre facile essere in armonia con se stessi. E sopratutto non è facile mostrare al mondo le nostre emozioni, come siamo realmente.
Diventa una forzatura questo "apparire" ? Decisamente.
Ogni look calza a pennello un certo tipo e modo di essere. Se questo modo di essere non è in armonia con quello che abbiamo scelto d'indossare si crea uno spacco, una nota stonata.
Nel caso di Kate Hudson è po' come mettere un pezzo di paesaggio primaverile in un grande quadro invernale...sarebbe come mettere un narciso in un giardino immerso di neve ghiacciata : il bianco ottico della neve impone riservatezza, ispira freddezza; non c'è nulla di riservato né tanto meno di freddo in un narciso.
In quel caso, ESSERE è sempre la scelta migliore quella che comporta meno sforzo:
A volte, la bellezza di una donna è composta da note e sfumature fini, soft, che non hanno bisogno di toni acuti e ostentativi per apparire. Tuttavia, li si usa:
Cosi come si usano le tonalità scure, per dare un tocco di serietà/professionalità, maturità, se vogliamo:
Si stravolgono e s'induriscono di proposito le note soft della femminilità, per imporre un'altra idea di bellezza (perché in questo caso Bianca Balti è bella comunque la vestano):
Si usano stereotipi in pelle e trucco in linee decise per apparire grintose:
E si possono soffocare per un attimo, le note timide e soft di una bellezza stravolgente, per dare spazio al inusuale, al diverso, voglia di non conformità:
Poi però, lei, loro, noi, ritorniamo sempre, comunque ed in modo spontaneo alla nostra naturalezza; ci si avvicina all'essere. E' molto meno stancante:
Qualsiasi cosa si scelga, essere o apparire, l'armocromia ed il conoscere il vero potenziale dei nostri colori, della nostra tavolozza, offrono uno strumento da non sottovalutare: la consapevolezza. La consapevolezza che alla fine i colori sono emozioni, stati d'animo, sfumature di frangenti di vita.
Non è tanto la palette di colori che ci viene data con l'analisi che ci aiuta, quanto il diventare consapevoli del nostro potenziale e di riuscire a fare il "fine tuning" tra quello che vorremo far vedere, le sfumature che scegliamo di mostrare e le note che in realtà compongono la nostra tavolozza: emotiva e quella dei colori.
Pia
1 commenti
Non sono proprio il target del tuo blog ma vedo che è fatto molto bene e quando non capisco le donne (nel senso materiale, su vestiti etc...) vengo qui.
RispondiEliminaGrazie per il tuo commento!