Armocromia usi e abusi


Quest'articolo l'avevo scritto nel 2012. Lo metto come pagina fissa, perché ritengo che sia attuale, esplicativo, ed illustra benissimo tuttora l'utilità ed il ruolo dell'armocromia, i suoi usi e abusi. 
Leggo spesso, sul web americano ma anche su quello italiano ultimamente polemiche riguardo all'armo cromia e alla sua utilità. Polemiche sul fatto che l'armo cromia e le sua categorie cromatiche metterebbero dei paletti e restringerebbe la possibilità di scelta e quindi di espressione attraverso i colori. 
E così, a costo di essere ripetitiva, userò nuovamente la carrellata di star per spiegare a cosa serve l'armo cromia e l'analisi del colore. E per far vedere che ovviamente una palette di 65 colori, è un aiuto in più per chi desidera sapere i suoi colori migliori e come usarli SE desidera valorizzarsi, non escludendo affatto (ma quando mai) che si utilizzi il colore per trasmettere le proprie emozioni, che si utilizzino anche colori che non rientrano nella nostra palette. L'unica differenza è che avendo la palette, una persona conosce i suoi colori migliori, e li può o meno usare. 
L'armo cromia offre consapevolezza non restrizione.
Certo, come già detto in un altro paio di articoli, a volte il colore viene giustamente usato per crearsi un personaggio e se è questo lo scopo usare i colori armonici non ha senso. Esempio:





Ovviamente i tre soggetti sopra hanno usato i colori a loro vantaggio: hanno creato un'immagine di sé che tutti conoscono, ricordano perché appunto è un immagine volutamente forte, stonata, disarmonica  Comunicano qualcosa. Sono personaggi famosi, ci lavorano con  questa immagine. 
Cosa dire del resto del mondo? Famosi o non, tutti passiamo un bel po' di tempo per curare la nostra immagine, le donne forse, forse, un po' di più del sesso maschile. Compriamo abiti per ogni genere di occasione, e scegliamo il colore a seconda di quello che vorremo trasmettere. Spendiamo per dei rossetti di qualità, ombretti e fard che dovrebbero avere la funzione di abbellirci e farci risultare luminose e radiose. 
Solo che non conoscendo i propri colori spesso, l'effetto può non essere quello desiderato. E allora si continua a spendere nella ricerca del rossetto perfetto, dell'abito che non ci "sbatta", del fard che ci faccia sembrare arrossite e non "arrostite" (pun intended). Non starò qui a scrivere un papiro immenso del perché è difficile conoscere i propri colori e da cosa dipende.
Certo non è impossibile auto analizzarsi, ci sono persone che sono "stereotipi di una stagione, ma vi assicuro: si tratta per lo più delle persone appartenenti alla stagione Inverno Profondo. Tutte le altre stagioni sono davvero difficili e nella stragrande maggioranza dei casi, impossibile da auto "diagnosticare". Il modo in cui siamo abituati a pensare a noi stessi ed alla nostra immagine n termini di colori/abbigliamento/trucco, gusti e preferenze cromatiche, insomma: la soggettività della cosa rende molto difficile rendersi conto cosa veramente ci valorizza e cosa no. 
Quindi, che aiuto può dare l'armocromia? Qual'è la sua utilità? 
Molteplici i vantaggi, direi. Inizio l'elenco :-) 

1. Non più soldi spesi per un rossetto solo perché "nude" va di moda, e la moda ha stabilito che il nude = beige. Ah, è anche perché ovviamente la moda ha stabilito che tutte lo possono mettere perché fa tanto fashion. 



Il beige sulle labbra farà tanto chic e fashion ma Eva Longoria, una bellissima donna dai colori intensi e profondi, con un rossetto del genere ... fa tanto malaticcia. 
Diversamente, Eva può tranquillamente mettere un rossetto DELLA SUA PALETTE  e risultare bella e naturale, con un effetto labbra nude "labbra da mordere":



E può osare molto di più per un look serale: 


L'utilità dell'armocromia in questo caso è abbastanza evidente. 








2. Sicuramente l'armocromia serve anche a non comprare più il rossetto rosso sbagliato oppure l'ombretto troppo carico per noi. Vogliamo un look da sera, smokey eyes? Bene, secondo voi fa differenza se lo facciamo nei nostri grigi, viola, marroni, a seconda del nostro sottotono (caldo o freddo)? Fa differenza se lo facciamo a seconda del nostro croma ( brillantezza dei colori che possiamo reggere)? 




Nella foto sopra Tyra sembra tutto fuorché una bella modella su un red carpet.

Sotto, invece, nei sui colori con un trucco smoky fatto nei SUOI COLORI è semplicemente bellissima. 




Se una dona di tale bellezza e corredo genetico come lei ha bisogno di stare attenta ai colori che indossa, quanto più noi "comuni mortali" ne abbiamo bisogno?

Un altro esempio? Eccolo: 



Quel trucco sarà anche un trucco sensuale e da sera solo che su di lei....è semplicemente stridente e fuori luogo. 


Sotto invece truccata con i colori della sua palette... è incantevole. Certo potrebbe osare di più sulle labbra,  ha i suoi rossi caldi da usare, io ho trovato (a fatica ) solo questa di foto:



 Un smokey nei suoi colori scuri, un rossetto perfetto: il trucco ha raggiunto il suo scopo, quello di abbellirla. 

Ha avuto qualche vantaggio nel portare i colori giusti?

  
???
:-)

Ne riporto un altro esempio e poi basta, mi fermo anche perché di esempi in questo caso ne avrei decine, davvero. 

Lei per esempio: 







Che da giovanissima, bella e graziosa, con il trucco sbagliato, diventa più o meno così,  e quel "così" lo lascio giudicare a voi: 






4. Tutte spendiamo soldi dalla parrucchiera per fare la tinta. Vogliamo avere non solo chiome lucenti e di un colore che c'illumini e che possibilmente ci faccia sembrare giovani o perlomeno che non ci aggiunga anni. 

Ed ecco che di nuovo la moda e le "regole" della moda dicono che se vuoi essere bella, luminosa, togliere anni e sembrare radiosa... DEVI FARTI BIONDA. 
Bene. Vediamo: 






Una donna affascinante, con dei capelli invidiati da metà popolazione mondiale. 

Sono riusciti a tirarle via tutta l'intensità, tutta quella profondità. Quei occhi così intensi sembrano perdersi su un viso senza più contorni definiti. 










Un altro esempio, Natalie Portman. Bellezza mora, sguardo scuro ed intenso, capelli scuri. Bella da mozzare il fiato: 



Schiarendo i capelli ha spezzato l'equilibrio della sua "tavolozza" naturale e d ha perso i contrasti che la rendevano così intensa. Di nuovo uno sguardo che sembra non appartenere a quel viso! Gli occhi sembrano fluttuare su un viso che sta sparendo.





 Nelly furtado, un altra bellezza: 










 I capelli biondi la fanno sembrare più giovane? 


 






 Direi di no. Oggettivamente.



Che dire di Tamsin Egerton:





Pelle di pesca, toni neutri caldi, occhi ambrati. Soft e bellissima. 

Bionda perde moltissimo. Risulta sfacciatamente finto il biondo e contrasta i suoi occhi e le sopracciglia. Non è diventata brutta, ci mancherebbe. E' semplicemente .... molto sotto il suo potenziale e il biondo risulta finto. 




Sono solo i primi  aspetti che mi sono venuti in mente. 

Un rossetto Chanel, Dior o Mac nel colore giusto costa uguale ad uno delle stessa marca ma di una tonalità che ci penalizza. 

 


Perché non metterlo nella tonalità per noi perfetta? Nel NOSTRO rosso? 


Un trucco naturale non è uguale per tutte, perché mortificare noi stesse con un rossetto o una palette di ombretti che oltretutto paghiamo?




La differenza potrebbe davvero essere sorprendente. 

Un trucco "sensuale" non può essere uguale in temrini di colori per tutte. Non siamo uguali è logico che non ci possono donare le stesse tonalità. Una palette tutta nostra ci aiuterà a sapere con precisione quali tonalità utilizzare senza la paura di uscire...così:







E ci dà la possibilità di avere un look comunque sensuale, fato su misura per noi, con i colori della nostra palette, quelli appunto armo cromatici: 


Sapere con certezza a quale categoria cromatica appartenete farà si che saprete quale viola vi regalerà un aspetto luminoso e quali tonalità di ombretto e eyeliner potrete abbinare così che siate voi le protagoniste non i colori che indossate. 



La differenza tra la foto a sinistra e quella a destra è l'armonia. Mila, già ultra bella di suo, è spettacolare nel abito vinaccia soft e il trucco molto soft, lei è la protagonista indiscussa dell'insieme e ha una luce bellissima, un aspetto soffuso, caratteristico delle soft. Si fa fatica a togliere lo sguardo da lei. Nella foto a destra lei è ancora bella, ovvio, ma non ha più quel look mozzafiato. Le linee del trucco sono nette, marcate, tagliano il viso e all'improvviso notiamo le occhiaie, i contorni del viso troppo marcati.... L'abito stacca completamente da lei e lo sguardo continua ad esserne distratto. Quel rosso è molto più forte e acceso di quello che può reggere Mila. Disarmonico.




Un abito che vi regala quel aspetto favoloso costa uguale allo stesso abito in un colore che vi rende il viso stanco, vi evidenzia i difetti e vi sottolinea le occhiaie.


Un analisi del colore vi dirà che non vi dovrete ostinare a portare il nero per essere chic: 


E che non portare il nero vi può solo offrire il vantaggio di splendere nei VOSTRI COLORI:







L'armocromia potrebbe rivelarvi che invece del nero siete molto più eleganti, chic e belle in uno dei vostri grigi, oppure in una certa sfumatura di blu della vostra palette. 

A cosa serve l'armocromia e sapere la propria stagione, in sostanza? A scoprire i colori che ci valorizzano davvero. 
Non solo  "sta benino" "sta bene", non solo " non compro rossetti perché non mi sta bene nemmeno uno". L'aarmcromia offre gli strumenti per SAPERE quale è il vostro potenziale, cosa potete fare per valorizzarvi, rimanendo voi stesse. L'analisi del colore ed avere una palette vi permette di sapere come potete offrire una certa immagine di voi stessi senza mortificare i vostri lineamenti: immagine "donna/uomo in carriera" senza per forza indossare il nero se il nero vi rende pallidi e vi aggiunge anni, l'immagine femminile e dolce senza per forza appellarvi al rosa (se non vi piace), l'immagine "chic-elegante uscita serale" senza dover per forza mettervi un trucco che non vi appartiene solo perché "si usa così".
Significa questo che una palette vi metterà i paletti e vi negherà possibilità di portare colori che vi piacciono per svariati motivi? Il problema non sussista, ognuno (fortunatamente) è libero di indossare quello che preferisce. 
Una palette dà semplicemente consapevolezza: di quali colori ci valorizzano, e quali invece no. 
Sapere tutto ciò aiuta comunque, se non a essere armocromatici (non tutti vogliono esserlo e non sempre),  quanto meno ad usare i colori con  conoscenza di causa, evitando gli effetti più negativi e perché no, magari usando i colori come mezzo di espressione. 
Come dicevo all'inizio il colore può essere usato per creare un immagine di se e non significa per forza un immagine armonica o soft. Ci sarà chi vorrà usare il colore per usare ribellione ad un modo di vivere o di essere della massa:







C'è chi il trucco lo desidera apposta così, con un effetto "artistico" e ancora una volta, ci sta: 




Ci sarà chi ama cambiare colore di capelli a seconda di come si sente in un certo periodo dell'anno o semplicemente perché ama cambiare, e ancora una volta è ovvio che si può fare (e chi lo vieta)?









L'amorcromia mette dei paletti e impone restrizioni in questi casi? Assolutamente no. La palette ci ha solo offerto la consapevolezza di cosa ci valorizza al massimo del nostro potenziale e gli strumenti per metterlo in pratica. Sta a noi utilizzarla o meno, come meglio crediamo.

Una palette di 65 colori non può imporre restrizioni. E' solo uno strumento. Un aiuto per quando uno desidera essere al suo meglio.
Una persona è libera di sceglie il rossetto che più le piace anche quando ha la palette ed il rosso in questione non c'è in quest'ultima.
Con la differenza che SAPRÀ  l'effetto che quel rossetto avrà sul suo viso. E' potrà scegliere cosa trasmettere alle persone intorno con la sua immagine:



Oppure può, quando ritiene opportuno scegliere il rossetto rosso del rosso che ha nella palette, per essere semplicemente se stessa, valorizzare il proprio viso senza enfatizzare i colori che ha addosso:


eleganza senza stridere




Sempre un rossetto rosso è. Si tratta appunto di scegliere. 
L'analisi del colore e la palette non restringono la scelta, la rendono solo consapevole. 

Alla prossima
Pia 

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